Abbazia Mirasole, Strada Consortile Mirasole, 7 – 20073 Opera (MI), 10 settembre 2021
Lavoro, identità, etica sono elementi che, in questo momento storico, in particolare durante la pandemia, concorrono a ridefinire la “crisi esistenziale”, che ciascuno di noi vive, non in termini dinamici, cioè come “essere nel tempo”, ma in termini depressivi come “paura della morte”.
Il corso verterà quindi su tre temi principali, tra loro interdipendenti, che concorrono al benessere e all’equilibrio soggettivo e intersoggettivo: lavoro, identità, etica. Armonizzare queste tre dimensioni di vita, significa ristabilire un nuovo equilibrio, ricollegandoci alle nostre origini e alla nostra “essenza”.
Quale percorso da intraprendere per la nostra generazione? Quale ruolo lo Stato, gli Enti e gli Organismi Socio-Sanitari. E, in particolare, cosa significa esattamente parlare di Salute Globale (PNRR), in base ad un approccio “ONE HEALTH” della sanità, per un concetto di sanità circolare, che non può prescindere dalla salute degli animali e dell’ambiente. Un concetto di salute circolare che rilanci la prevenzione, attraverso strategie che non si occupino solo di farmaci e vaccini in vista delle future epidemie, ma che
possano prevenirle, attraverso strategie di intervento mirate alla realizzazione di una salute circolare, concetto ormai ampiamente condiviso da tutti gli organismi internazionali.
“Navigare è necessario, vivere non è necessario”. Forse, mai più di ora la frase di Pompeo Magno (politico romano, 106-48 a.c.) risuona nella nostra mente come esortazione ad “affrontare il mare burrascoso per portare a Roma il grano”, da intendersi, ai giorni nostri, come spinta ad impegnarci su vari livelli per il bene comune e superare le difficoltà emergenti, nonostante la paura e le avversità del momento che tendono a bloccare le nostre azioni in qualsiasi direzione. La salvaguardia della vita, in primis, riferita a ogni essere vivente, per non lasciare alle nuove generazioni la possibilità di una vita che non sia “vita”, ma paura e angoscia, per ciò che abbiamo distrutto in un secolo di potere economico. E’ necessario un recupero della salvaguardia dell’ecosistema, della salute pubblica, del “giusto” lavoro, in un contesto di solidarietà sociale ed etica, al fine di recuperare e attivare la parte migliore del “sé”, sia individuale che sociale come condivisione, compartecipazione, bene-essere, giustizia.
L’analisi della situazione attuale ci conferma quanto segue:
– l’impossibilità di usufruire di una natura che non viene rispettata;
– la decadenza di valori etici sia individuali che sociali;
– la mancanza di lavoro che produce povertà e induce la persona ad uscire da un sistema di cui non si sente più parte attiva, con la possibilità che ne derivino vissuti e comportamenti estremi, perché incapace di trovare soluzione ai propri problemi;
– una diffusa angoscia esistenziale;
– una sanità che necessariamente deve evolvere, potenziare una medicina di prossimità, utilizzando l’implementazione di tecnologie, sempre più all’avanguardia, grazie ai risultati ottenuti dall’intelligenza artificiale e dalla telemedicina, ancora guardata con sospetto, non solo dai malati, ma anche da alcuni medici.
Parteciperanno, come relatori e conduttori di gruppi esperienziali, oltre ai politici, anche rappresentanti di categorie di lavoratori, giuristi, bioeticisti, ricercatori, medici, veterinari, psicologi, filosofi e cittadini, per un apprendimento e confronto reciproco, con l’intenzionalità di proporre nuove ipotesi di intervento, per riemergere dal caos attuale e intraprendere nuovi percorsi di vita.